Gian Giacomo dal Forno nasce a Catania il 21 dicembre 1909 da famiglia veronese.L’anno successivo avviene il trasferimento a Milano dove Dal Forno terminerà gli studi classici diplomandosi all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Già dal 1930 l’Artista inizia ad esporre in collettive; e nel decennio 30/40 è presente alle sindacali milanesi, alle interregionali lombarde, alle Quadriennali Romane; in questo periodo vanno segnalati i primi riconoscimenti: 1933 Premio l’ Ambrosiano per il “ disegno “ 1934 Medaglia d’oro Triennale di Milano; 1938 Premio Medardo Rosso e Premio Fumagalli dell’ Accademia di Brera. Ma la prima importante affermazione ufficiale sul piano nazionale Dal Forno la consegue con l’incarico di affrescare una parete di 100 mq alla VII Triennale di Milano nel 1940. L’artista,allora trentenne, dipinge un tema corale: “ Il lavoro femminile “che svolge in un capolavoro raffigurante ca.trecento figure a dimensione naturale. L’esecuzione dell’affresco gli vale il conseguimento di una medaglia d’oro della Triennale. Riferendosi a questo episodio Franco Passoni ebbe a scrivere: “…con questo lavoro il giovane pittore aveva portato a compimento il suo stile personale, quella sua matrice caratteristica che diviene la costante del suo ‘iter’plastico e figurativo “.

Nel 1940 inizia anche la sua carriera di insegnante; è docente alla Scuola Superiore d’Arte del Castello, e qualche decennio più tardi, nel 68, insegnerà figura al Liceo Artistico e quindi all’Accademia di Brera.

Fra le affermazioni prestigiose degli anni giovanili vanno segnalati altri due primi Premi: 1941 Premio Cremona; 1942 Premio Città di Verona.

Nel 1942 è invitato alla XXIII Biennale di Venezia; in quel periiodo è membro fondatore del gruppo Milanese dei Dieci e in anni successivi partecipa al Movimento della Rotonda ed al Gruppo del Gatto Nero.

La prima mostra personale di Dal Forno è datata 1944 alla Galleria Borromini di Como ed una successiva a Milano nel 1945.

Numerosissimi gli inviti e le partecipazioni alle mostre collettive dal dopoguerra ad oggi.

Dal Forno oltre alla pittura da cavalletto e le esecuzioni di grandi opere murali ha eseguito vetrate, sbalzi in rame a gran fuoco, mosaici e sculture in ferro battuto; molte di queste opere si trovano nelle sedi di tutta Italia del “ Credito Italiano” e della “Cassa di Risparmio”.

Nell’Episcopato di Novara ha affrescato la Cupola della Cappella privata del Vescovo; nella Basilica della Madonna del Sangue a Re in Val Vigezzo ha eseguito una via Crucis in smalto su rame a gran fuoco.

A Padova nel Palazzo del Bo, sede dell’Università ha eseguito quaranta ritratti collocati nella “ Sala dei Quaranta”,dove risiede la Cattedra di Galileo Galilei.

Della sua opera si sono occupati ed hanno scritto autorevoli studiosi e critici d’Arte; per citarne alcuni Marziano Bernardi, Leonardo Borgese, Dino Bonardi, Raffaele Calzini, Arnaldo Carpanetti, Raffaele Carrieri, Alfio Coccia, Vincenzo Costantini, Raffaele de Grada, Mario Ghilardi, Franco Passoni, Agnoldomenico Pica, Giò Ponti, Guido Piovene, Mario Portalupi, Dino Villani…

Il 9 ottobre 1982 nel Duomo di Pavia, viene solennemente inaugurata una grande ( 250 x 180 ) Pala d’Altare  dedicata al Beato Riccardo Pampuri, risolta in una composizione corale con 22 figure.